Quando si parla di realizzazione video, uno dei fattori principali da tenere assolutamente in considerazione è la fonte di luce, sia essa naturale o artificiale. Infatti, la luce utilizzata per illuminare il soggetto può modificare radicalmente il risultato, facendo risultare un video più o meno professionale.
Tralasciando il discorso della luce naturale, ovvero quella del sole, il cui utilizzo meriterebbe un discorso a parte, oggi ci focalizziamo sull’uso della luce artificiale. Più nello specifico, andremo a parlare delle differenze tra luce a LED e a tungsteno: qual è la scelta migliore per chi si occupa di video making?
La luce a LED sul set
La luce LED si usa da diversi anni nell’ambito della realizzazione video. Infatti, questa tipologia di luce è nata negli anni ’60, ma ha cominciato ad offrire una migliore efficienza e una più ottimale usabilità solo negli anni ’90. Solamente negli ultimi anni, questa tipologia di illuminazione è stata impiegata anche nel campo della produzione di video.
In questo ambito le lampade LED offrono diversi vantaggi. Uno di questi è sicuramente il loro basso consumo energetico. Questo è un vantaggio che consente di alimentarle anche semplicemente con delle batterie. Le luci di questo tipo sono facilmente trasportabili e hanno la capacità di essere dimmerabili. Pertanto, è possibile modificarne l’intensità in funzione della quantità di luce necessaria sul set in un determinato momento.
Queste lampade si mostrano idonee alla realizzazione video soprattutto perché dispongono della capacità di modificare la loro temperatura colore senza l’applicazione di filtri esterni. Godono di un’ottima resa cromatica (che garantisce un “effetto” naturale al soggetto illuminato) e sono quasi esenti dal pericolo di esplosione.
Luci a Tungsteno sul set
Le lampade al tungsteno sono le lampade più datate in circolazione. Il loro funzionamento si basa sulla luce prodotta dal surriscaldamento di un filamento-resistenza (tungsteno). Oramai non sono più utilizzate in ambito casalingo, in particolare per via dei loro alti consumi. Tuttavia, le luci al tungsteno vengono ancora utilizzate per la realizzazione di video. Questo perché, a differenza di altri tipi di lampade, vantano delle determinate caratteristiche che risultano molto utili nell’ambito del video making.
Non è difficile trovare in commercio lampade alogene al tungsteno. Queste hanno lo stesso principio di funzionamento. Dispongono, però, anche di un gas alogeno posto all’interno della lampada, che ne preserva la longevità.
Quelle al tungsteno sono lampade molto calde e dalla fantastica resa cromatica, il loro CRI (indice di resa cromatica) sfiora i 100. Sono quindi ottime per evitare l’effetto flickering, una caratteristica che le rende perfette per illuminare le scene girate al chiuso.
Purtroppo, abbiamo a che fare con lampade che consumano molta energia e che tendono a scaldare molto. Inoltre, non danno la possibilità di modificare direttamente la temperatura di colore, ma la si può modificare solo attraverso l’applicazione di filtri esterni.
LED o tungsteno? I consigli finali per chi si occupa di realizzazione video
Le luci LED hanno ancora un costo elevato, soprattutto se parliamo di lampade e pannelli professionali utili per la realizzazione di video. Tuttavia, è chiaro da sempre che l’utilizzo di lampade economiche comporta spesso una bassa resa cromatica. Questo si traduce in un’illuminazione piena di aberrazioni cromatiche e poco naturale. Perciò, investire in una lampada LED è di certo una buona idea.
Se hai bisogno di attrezzatura professionale per la realizzazione di video, non esitare a richiederci maggiori informazioni sul nostro servizio di noleggio. Se poi ti serve una regia, possiamo occuparci anche di quella. Basta chiedere!